Dining with the Star, ottima la prima al San Pietro di Taormina

Solitamente abituati agli eventi di inizio estate che promettono tanto e mantengono poco, gli eventi messi a punto dallo staff del Grand Hotel San Pietro di Taormina curati dallo chef Angelo Franzò, non solo promettono, ma mantengono alla grande superando le aspettative.

 

 

C’è un che di magico nell’estate Taorminese, saranno i colori che accendono Corso Umberto, saranno i fiori che inondano case e balconi e spandono i loro profumi per le vie del centro, in ogni caso, una cena in uno delle centinaia di locali della Perla dello Stretto, in questo periodo, può assumere i toni di un evento indimenticabile.

Ancor più, ovviamente, se l’evento in questione si svolge in una location esclusiva come quella offerta dalla terrazza del Grand Hotel San Pietro di Taormina, dove fra ulivi secolari e una favolosa vista sullo Ionio, lo chef Angelo Franzò offre agli ospiti una cucina che rappresenta l’essenza stessa della mediterraneità.

Con grande piacere, quindi, ho accolto l’invito a prendere parte alla prima delle 4 serate del ciclo “Dining with the Star” che andrà avanti da Giugno a Settembre.

Dopo avere trascorso oltre mezz’ora a meditare sulla scarpa più adatta, gli orecchini perfetti e amenità simili, riuscendo stranamente a non collezionare l’ennesimo ritardo, armata di tanta speranza e con giacca di pelle a seguito (non ho ben capito, in effetti, in che stagione siamo), ho affrontato le intemperie (si sa che fare il giornalista gourmet è un lavoro ricco di insidie e perigliosi sentieri) con il mio fido editore, pronta a vincere la battaglia con il freddo di una strana serata di fine Giugno. Ma ahimè, l’amara sorpresa: il meteo inclemente ha reso consigliabile non esporre gli ospiti al rischio pioggia battente!

Nessun rimpianto comunque: il fascino della sala interna, gli arredi di classe e, soprattutto, le attenzioni del personale di sala attento e sempre pronto ad anticipare qualunque richiesta, ha vestito di un particolare glamour l’evento che ha visto protagonista con un emozionatissimo Angelo Franzò, la Stella Michelin palermitana Tony Lo Coco.

In una sorta di duetto fra tenore e contralto, i due chef, accomunati dallo stesso amore per le Cose Belle, hanno dato vita ad un menù di alto livello, dove il bello ha fatto da corollario al buono.

Accolti dalla scoppiettante eleganza del perlage di un sempre gradito calice di champagne, Pommery e Moet Chandon, dopo il rituale saluto degli chef, ad aprire la cena è stato il delizioso Street Food Palermitano, di Tony Lo Coco, ovvero una felice e quanto mai riuscita reinterpretazione di quattro capisaldi della cucina “di strada” palermitana: Rizzuola con tonno, pasta fritta, panino con panelle e sfincione. Sfido chiunque di voi lettori a identificare dalla foto, aspetti delle portate originarie da cui traggono origine i deliziosi finger che vedrete qui in basso. Sorprendenti.

Altrettanto fantasiosa, a seguire, la Reinterpretazione dell’Insalata di Mare di Angelò Franzò, dove in  un gioco a nascondino senza la conta, un velo di impalpabile calamaro celava alla vista un pot-pourri di frutti di mare e verdure che nulla hanno a che spartire con lo sdoganatissimo piatto tanto in voga negli anni ’90. Divertente.

Sono quasi commossa nel raccontarvi del primo pensato da Tony Lo Coco per noi: Scampo d’Estate. Una sorta di consommé di scampo con zucchina fiscarella, mandorla, yuzu, tenerumi e tartufo. Senza incorrere in esagerazioni posso affermare che raramente ho assaggiato piatti di una tale soavità ed equilibrio. Indimenticabile.

Vezzoso Angelo Franzò con il suo: Variazione sulla Norma: paccheri di pasta fresca bianca e al basilico, farciti uno con ricotta ovina e l’altro con una crema di melanzana, adagiati su una riduzione di pomodoro, spolverata di ricotta salata e lacrima di menta. Un inno al Tricolore.

Affidato a Tony Lo Coco il “secondo” e la scelta è caduta su uno dei suoi piatti forte: la stigghiola. Anche qui nulla di scontato: un velo di seppia avvolge sensuale il ripieno di tonno e fresco cipollotto, tutto adagiato su una polvere di mollica di pane al nero di seppia. Accattivante.

A chiudere l’esperienza gourmet Tao-palermitana, Limoqui, l’ottimo cremoso al limone e liquirizia con salsa alla menta ideato dal pasticcere Alessandro Sicali e dallo chef Franzò. Conturbante.

In sintesi posso solo affermare che nonostante il Diavolo abbia tentato di metterci la coda, forse da lassù, visto anche il nome della location, qualcuno ha deciso, di regalare agli ospiti del San Pietro Hotel, uno scorcio di Paradiso…

Angelò Franzò, Maria, Tony Lo Coco, Alessandro Sicali

 

 

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